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Prima Elementare - 1978/1979 |
...l'adulto che cammina con passo frettoloso (...) |
non si rende conto che il bambino che l'accompagna |
deve fare tre passi mentre lui ne fa uno. |
Celestin Freinet - I detti di Matteo |
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Che succede quando un maestro incontra per la prima volta bambine e bambini di 6 anni appena? Brrrr... Situazione da sudore freddo. Chiunque l'abbia provata sa di cosa si tratta.
Quel maestro, poi, animato dalla profonda convinzione che i bambini siano soggetti portatori di cultura e di saperi pregressi, interiorizzati nelle relazioni con gli adulti e con i pari, pensa che ci sia bisogno di tempo perché questi emergano e diano dei frutti. Per cui: spazio alla relazione, al gioco, al movimento.
Ma, il leggere, lo scrivere e il far di conto? Col tempo, col tempo. Non c'è fretta.
Per intanto si appende al muro una frase che per la classe sia significativa, per esempio: ALDO GIOCA A PALLA CON MARIA. Rigorosamente in stampato maiuscolo. Rigorosamente con spazi ben definiti tra le singole parole.
Rigorosamente con spazi ben definiti tra le singole lettere.
E poi se ne aggiunge un'altra. Ad esempio: OGGI MAURIZIO HA TROVATO UNA LUCERTOLA IN GIARDINO.
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E poi un'altra e un'altra ancora. E quelle strane forme che dicono un mondo sono lasciate lì allo sguardo di tutti... e sono memorizzate... e si cercano uguaglianze e differenze al loro interno (MA sta in MARIA e anche in MAURIZIO...). Ma senza smettere di giocare, disegnare, ridere e scherzare insieme. Con un po' di patema d'animo, certo: alla fine riusciranno a leggere? Sì, perché, secondo quel maestro (ma non solo), la lettura precede la scrittura... Va be'. Vedremo. |
Questi sono alcuni dei lavori prodotti nella primavera di quell'anno "fatale".
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